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  • Immagine del redattoreWill Davis

IL TESSUTO CONNETTIVO: PROCESSI ENERGETICI E CONTATTO TERAPEUTICO



IL TESSUTO CONNETTIVO


Il tessuto connettivo e` la più grande massa proteica di tutto il corpo.Il primo aspetto e` che un tessuto connettivo è il posto fisico nel nostro corpo dove l'energia può essere generata, amplificata, trasmessa e ricevuta. Il secondo aspetto sono le stesse differenti energie che si muovono attraverso il corpo e principalmente attraverso il funzionamento del tessuto connettivo.


Alcune informazioni sul tessuto connettivo e su come funge da trasportatore per le varie energie (magnetismo, elettricità, suono, calore, ecc.). Il tessuto connettivo è composto da tre componenti: fibre al collagene (proteine), cellule e sostanza base. Il tipo di tessuto connettivo varia a seconda delle diverse combinazioni di queste tre componenti. Le diverse forme costituiscono una grande varietà e questa lista incompleta dimostra la sua versatilità ed importanza: cartilagine, ossa, plasma sanguigno, tendini, legamenti, la cornea dell'occhio, gli strati mielinici, fascia e cellule grasse. Per quanto riguarda le sue funzioni, il tessuto connettivo è direttamente implicato nelle seguenti attività del corpo: metabolismo, crescita, rimarginazione delle ferite, attivazione del sistema immunitario, prevenzione delle malattie isolando infezioni e arginando tumori, integrazione, protezione del corpo contro le intrusioni e le ferite, sostegno attraverso la pressione idrostatica e la creazione di spazio per tutti gli organi e i tessuti.


Il tessuto connettivo produce o attiva eparina, secrezioni ghiandolari e fagociti. Infine, collega tutte le parti del corpo producendounità, interezza e un sistema di comunicazione per il trasferimento dell'energia.


Come abbiamo già notato il tessuto connettivo è un mezzo incredibilmente plastico: cambia forma cambiando la sua viscosità. Ha l'abilità unica di trasformarsi da uno stato liquido (plasma sanguigno) in una gelatina (cartilagine), di diventare solido (ossa) o cristallizzato (fibre al collagene disidratate), per poi tornare di nuovo allo stato liquido. Queste trasformazioni possono essere attivate da elettricità,calore, pressione e suono. Attraverso ognuno di questi processi energetici possiamo trasformare lo stato tessutale e perciò il suo funzionamento energetico. Nella terapia psicocorporea la pressione è la forma più comunemente usata. Ogni movimento fisico, ogni esercizio o forma di stretching produrrà pressione interna cambiando lo stato del tessuto. Anche il contatto diretto farà la stessa cosa. Noi della scuola Reichiana europea usiamo il metodo del massaggio dolce dei Punti e delle Posizioni per agire direttamente sulla condizione del tessuto connettivo. Comprenderne il funzionamento ci ha aiutato a realizzare che i blocchi muscolari descritti da Reich non si trovano in realtà nei muscoli stessi, ma nelle vicinanze e nel tessuto connettivo interessato….Attraverso questo metodo lavoriamo al di sotto del sistema muscolare,ad un livello piu`profondo e primario: quello plasmatico. .…I punti toccati e stimolati si trovano spesso all’inizio e all’inserzione dei muscoli e occasionalmente nel tessuto connettivo formato nel muscolo stesso. Le contrazioni volontarie e involontarie a lungo termine non sono contrazioni muscolari in se` ma una accresciuta strutturazione di fascie. Di fatto questo lavoro e` in realta` un lavoro sulle fascie….. Il rilascio della contrazione può solo avvenire una volta che il tessuto connettivo si sia riorganizzato e sia ritornato dal suo stato contratto e disidratato al suo stato di gelatina più idratato. Il tessuto connettivo è capace di riorganizzarsi: è la stessa cosa dei fenomeni autoregolatori di cui abbiamo parlato sulla teoria del caos. Lo stato di viscosità è rappresentato meglio dalla condizione della sostanza base ed è determinato dal livello di idratazione. Il livello di idratazione modificherà direttamente la trasmissione di energia. La sostanza base è un termine inclusivo di altri termini: tessuto interstiziale, citoplasma, matrice extracellulare, plasma, matrice intracellulare. E' simile al bianco dell'uovo per la sua consistenza la sua qualità amorfa e la sua composizione chimica. E' un mix viscoso e trasparente di zuccheri, proteine e carboidrati, "sorprendentemente uniforme per tutti i vertebrati e gli invertebrati". Lo stato della sostanza base è essenziale per la salute in generale ed anche per le trasmissioni energetiche ed il flusso di informazioni. La sostanza base penetra e circonda tutti i tessuti, gli organi e le cellule del corpo. E' la zuppa dentro la quale esistono e funzionano tutte le cellule, i tessuti e gli organi del corpo. E' anche possibile che la sostanza base abbia un effetto diretto sull'attività nucleare delle cellule. Le trasmissioni energetiche passano o direttamente attraverso la sostanza di base o attraverso un altro tramite, le fibre al collagene, che sono comunque anch'esse contenute nella sostanza di base. Il fattore più importante di questo tipo di trasmissione energetica nella sostanza di base è l'idratazione. Quando il tessuto connettivo è sottoposto a stress comincia a disidratarsi riducendo il contenuto di H20. Sappiamo che elettroni e protoni vengono trasportati attraverso il corpo delle molecole di H20 della sostanza di base. Quando i tessuti si disidratano la loro capacità di trasporto di elettroni e protoni decresce significativamente. Ciò significa che il flusso di energia/informazione trasmesso attraverso l'organismo diminuisce….


IL SISTEMA DI NETWORK


Come menzionato prima, il tessuto connettivo forma un network, o per usare un'espressione di Alfred Szent Gyorgyi, un'energia continua attraverso tutto il corpo. Per esempio, attraverso il tessuto connettivo abbiamo dentro di noi un sistema interconnesso che si estende dallo strato superficiale sotto la pelle allo strato profondo che circonda tutti gli organi e le strutture interne. Lo strato profondo è connesso al tessuto interstiziale (la rete tra le cellule) che si connette a tutte le membrane cellulari attraverso le fibre. Le fibre connettive fanno passare l'informazione dalla membrana fino all'interno della cellula attraverso l'attività delle glicoproteine e degli ioni calcio che si trovano dall’ altra parte della membrana.

Da lì l'informazione passa dal citoplasma della cellula attraverso uno "scheletro" cellulare di tubule contrattili che sono connessi con la membrana nucleare. Questo sistema di trasmissione continua nel plasma nucleare fino al DNA. Sebbene questo continuum sia descritto in modo lineare, è importante tenere a mente che tutto ciò funziona in 3 dimensioni. Visto che il tessuto connettivo costituisce una struttura fisica nella quale tutte le parti del corpo sono interconnesse, l'energia/informazione passa dal corpo in tutte le direzioni allo stesso tempo.


BIOMAGNETISMO


Oltre alla trasmissione diretta di elettroni e protoní attraverso il corpo c'è anche un altro sistema energetico che funziona . L'esistenza fisica è costituita da "vibrazioni, frequenze e cicli". Tutti i corpi fisici vibrano e dentro al corpo, queste vibrazioni cominciano ad interagire, ad entrare in risonanza tra di loro. Questa serie di vibrazioni producono informazione e comunicazione. I vari organi e le varie funzioni comunicano tra di loro e con i tessuti circostanti attraverso questo sistema. Come esempio di questo tipo di trasmissione energetica James Oschman indica che ogni organo ha il suo campo biomagnetico (Oschman, 1997, p.4). Questi campi entrano in risonanza, cominciano ad "ascoltarsi", informandosi a vicenda su quello che sta accadendo in altre parti del corpo. Jantsch chiama questo funzionamento non lineare "dispiegamento" come quello di un fiore che sta sbocciando. Si apre ad un tratto in tutte le direzioni l'effetto 3D menzionato prima. Ciò ci aiuta a comprendere alcune delle risposte fisiche inattese e finora inspìegabili della terapia psicocorporea, così come le sorprendenti risposte della sfera emotiva, psichica e mentale. I ricordi affiorano all'improvviso, compaiono sensazioni e movimenti fisici apparentemente indipendenti, comprensione e connessioni improvvisamente si intersecano senza una ragione apparente.


Per esempio, durante un workshop mi capitò un giovane con forti tratti schizoidi. Era magro, denutrito fisicamente ed emotivamente, distante dagli altri e praticamente senza espressione emotiva. Viveva attraverso il suo intelletto. Avevo effettuato una serie di sedute di "Punti e Posizioni" sulla sua schiena ma dopo ogni sessione non aveva riferìto alcun effetto o esperienza particolare. Improvvisamente nella nona seduta cominciò a singhiozzare intensamente ed apertamente. Più tardi riferì che in quella seduta aveva improvvisamente compreso che la sua matrigna gli voleva bene. Riorganizzò completamente la sua opinione su chi ella fosse e sulla relazione che la legava a lui. Disse: "ora capisco che ha tentato di amarmi a modo suo. Ho sempre pensato che mi avesse trattato così perché non mi amava'. Non avevamo mai discusso della relazione con la matrigna, infatti non sapevo nemmeno che avesse perso sua madre sebbene fosse evidente dal suo funzionamento che c'era stato qualche disturbo assai precoce.

E' mia opinione che questo tipo di riorganizzazione spontanea e integrata possa avvenire solo grazie a fattori come il funzionamento del tessuto connettivo e l'esistenza di campi biomagnetici.


Come Reich comprese e come i1 dott. Fritz Popp ha recentemente ribadito al Congresso dell'Associazione Europea dei Terapeuti Psicocorporei a Travenmunde, le proprietà dei fatti sono determinati da come l'energia si distribuisce sui fatti stessi. Il corpo fisico funziona secondo la sua distribuzione energetica e la sua organizzazione. Come sottolinea Reich, la forma segue la funzione. L'informazione e la disinformazione che fluiscono attraverso il continuum di energia determinano che e cosa siano.


La realtà energetica delle strutture della personalita è rappresentata da come questa energia è organizzata o disorganizzata e da come fluiscono l'informazione o la disinformazione.


Il flusso dell'informazione nell'individuo isterico è piuttosto diverso da quello dell' individuo schizoíde.

I comportamenti sia fisici che psichici di ogni struttura dipendono da come questa informazione viene ricevuta ed interpretata. Per esempio, siccome gli elettroni e i protoni vengono trasportati dall'acqua dalla sostanza dì base, la qualita liquida del corpo della persona isterica potrebbe produrre una qualità d' inondazione che la travolgerebbe con emozioni che scompaiono velocemente come temporale estivo. Al contrario, il tessuto disidratato e contratto dello schizoide limita la qualità delle sue risposte emotive: esse saranno oltremodo focalizzate, come laser, e congeleranno una relazione per la sua durata.


FIBRE AL COLLAGENE ED ENERGIA


Negli anni '50, il biofisico Szent Gyorgyi, premio Nobel per la scoperta della vitamina C, predisse che le fibre al collagene sono semi conduttrici e sono capaci di trasportare protoni ed elettroni. (Oschman 1997, p.11). Egli postulò che le molecole non devono essere per forza a contatto le une con le altre per poter comunicare. Dimostrò di avere ragione. Quando mettiamo assieme questa informazione con il fatto che lo strutturarsi di fibre al collagene crea un network ínterconnesso attraverso tutto il corpo, allora comprendiamo perché SzentGyorgyi usò il termine "anergie continua".


E' risaputo da molto tempo che il corpo, quando è sotto stress sviluppa ulteriori fibre al collagene lungo le linee di stress. Questo fatto è noto come la legge dì Wolff e si riferisce specialmente allo stress fisico. Ma c'è stata almeno una ricerca che indica che anche lo stress emotivo contribuisce alla creazione di nuove fibre al collagene (Pickup, A.J., in Oschman, 1997, p.10). Da quando è stato dimostrato che le fibre a1 collagene possono trasportare la carica attraverso tutto il corpo e che lo stress fa sviluppare un maggior numero di fibre, si presentano allora alcune possibilità interessanti. Per esempio, sebbene non sia stato provato, si può dedurre che se vengono create ulteriori fibre ci sarà un cambiamento nel flusso di energia e quindi nell' informazione ricevuta dall' organismo. Passeranno, quindi più informazioni da quest'area a causa dell'aumento della quantità delle fibre. Ma potrebbe essere vero anche il contrario. Siccome la zona è sottoposta a stress, anche se ci sono più fibre, potrebbe avvenire anche un processo di disidratazione causato dallo stress e un decremento della quantità di flusso di informazione. In più dobbiamo chiederci: quale sarebbe la qualità di questa informazione/esperienza che passa rispettivamente attraverso le fibre rilassate, fibre stressate o fibre disidratate? Cosa sente l'organismo in questi stati differenti e come organizza questa energia/informazione?


Come sappiamo da Reich e Popp l'esperienza è determinata da come l'energia è organizzata.


Anche la ricerca sulle fibre di Herbert Frohlich (Oschman, 1997, p. 13) è interessante. Ho sostenuto prima che il corpo agisce come un amplificatore di energia. Gli studi di Frohlìch dimostrano che l'organizzazione delle fibre al collagene agisce come amplificatore dell'input energetico. L'energia rilasciata dal tessuto sotto pressione è maggiore dell'input originale! Stiamo forse aggiungendo energia al sistema attraverso il nostro tocco o stiamo semplicemente usando il nostro input come catalizzatore per liberare l'energia esistente? E' il nostro input energetico che il paziente sta sentendo o la nostra attivazione della loro energia? O entrambi? Questa è un'altra formulazione dell'abilità auto-poietica o auto-attivante dei sistemi energetici menzionati prima. Ciò solleva anche la questione dell'auto-organizzazione. Più specificatamente, alla luce di questa nuova informazione e` ancora valido il concetto Reichiano di "caricamento" dell'organismo attraverso la respirazione e gli esercizi? Il concetto implica che attraverso il respiro e gli esercizi l'organismo si "carica" introiettando più energia, che gli permette di "rompere" la sua armatura etc. Ma secondo le scoperte di Frohlich, è più probabile che non siano la respirazione e gli esercizi ad innalzare significativamente il livello di carica energetica. Semmai, l'ulteriore energia fornita dal respirare e dagli esercizi funzionano semplicemente da catalizzatore per l'energia organismica già esistente. Queste tecniche non aggiungono poi così tanta energia al sistema ma piuttosto amplificano liberano l'energia organismica esistente. Questa seconda formulazione è ciò che io ho sviluppato per oltre vent'anni con tecniche per lavorare con l'energia che esiste all'interno del paziente. Devo ancora incontrare qualcuno che non abbia abbastanza energia. Come il dott. Popp ha indicato a Travenmunde il problema non è la quantità dell'energia. "C'è sempre abbastanza energia" disse. La questione è come l'energia è organizzata. Caricare l'organismo non è necessario. Infatti il problema è la troppa energia. II flusso energetico viene bloccato perché l'organismo non può tollerarlo in modo creativo. Porterà emozioni, movimenti e intuizioni che non possono essere integrati. Ciò è necessario per aiutare il paziente a rilasciare le sue energie in un modo sicuro e controllato così che si possa riorganizzare in una maniera aperta ed integrata.


L'ultima parte di ricerca che voglio presentare prima di riunire insieme tutte queste informazioni in alcuni modelli funzionali è quella di Robert Becker (Oschman, 1997, p10). La sua ricerca ha dimostrato che esistono due sistemi nervosi all'interno del SNC. Uno è il ben conosciuto sistema di fibre nervose e sinapsi che conduce gli impulsi elettrici in una corrente alternata. Tutti questi nervi sono circondati da uno strato isolante di tessuto connettivo, lo strato mielinico. Questo strato è detto perineurium e trasporta la corrente elettrica diretta attraverso tutto il corpo. Quello che rende ciò ancora più interessante è che questa corrente è la stessa delle onde cerebrali. Infatti tutti i maggiori sistemi hanno la stessa struttura di tessuto connettivo che trasporta corrente. Il sistema perivasolare, il sistema perienfatico, il periostium e il sistema miofasciale sono tutti esempi di sistemi che trasportano la corrente attraverso il corpo. Oschman scrive: " ....Becker descrive le proprietà del tessuto connettivo chiamato perineurium, che circonda il sistema nervoso. Tutte le fibre nervose del corpo, anche le terminazioni più fini, sono completamente contenute nelle cellule perineurali di un tipo o dell'altro. Becker riconobbe un "sistema nervoso duale" composto da quello classico digitale (del tutto o nulla), il fulcro della moderna neurofisiologia, e da quello perineurale, evolutivamente più datato che agisce sulla corrente diretta. Il sistema perineurale è un sistema distinto. Stabilisce una corrente a basso voltaggio, chiamata la corrente del danno, che controlla la riparazione del danno. Le oscillazioni del campo di corrente diretta, chiamate onde cerebrali, dirigono l'operazione complessiva del sistema nervoso, e potrebbero regolare anche la coscienza." (Oschman, 1998, p 41)


Oschman sostiene anche che "il sistema perineurale è sensibile ai campi magnetici: ciò indica che sta avvenendo la semiconduzione. Questa conferma simultaneamente la proposta di SzentGyorgyi' sulla semiconduzione nella matrice vivente.




UNA SINTESI DI TERAPIA E SCIENZE NUOVE


Riassumendo c'è un flusso continuo di energia che informa l’organismo che passa attraverso tutto il corpo, soprattutto attraverso il tessuto connettivo (ma non solo). Ciò è possibile perché tutte le parti del corpo dal macro al micro e della periferia al centro sono collegate attraverso il tessuto connettivo. Tra la superficie della pelle e il nucleo di ogni cellula c'è sia una connessione fisica diretta e un continuo energetico. Questa informazione fluisce in un pattern "di dispiegamento" attraverso il corpo interno in tutte le diverse direzioni. Perciò ogni input proveniente dal terapeuta, ogni informazione sul sistema che noi chiamiamo paziente, sarà registrata dall'intero sistema. Come spiegherò brevemente, questo input energetico può essere attivato dal contatto diretto ma anche semplicemente dallo stare insieme nella stessa stanza. Simultaneamente c'è un flusso di energia intraorganismica che funziona ininterrottamente. L'organismo cosi fa esperienza di continuo sia della propria esperienza sia dell'esperienza dell'altro attraverso tutto il corpo. Jantsch la chiama "'.coevoluzione", dove entrambi i sistemi sono allo stesso tempo sia interattivi che indipendenti. Ciò accade sia nello stato di salute sia nello stato di disordine. Ma a causa degli stati di malattia, incluso lo stress, di blocchi fisici e psichici, c'è un passaggio di disinformazione dentro attraverso e fuori dal corpo. L'informazione viene ancora elaborata ma a causa della perdita di contatto con la realtà quest'informazione sarà distorta. Immaginate come in questo sistema energetico il disordine cambi l'esperienza del tocco (dal terapeuta al paziente). Un tocco premuroso potrebbe essere avvertito a causa del tessuto connettivo disidratato come un tocco seduttivo; un tocco gentile come invasivo; un tocco deciso ed esigente potrebbe essere sentito come potente ed esperto e il paziente potrebbe erroneamente attribuire troppa responsabilità al terapeuta.


I MODELLI ENERGETICI PER IL SETTING IN TERAPIA



LA PROSPETTIVA DEL CAMPO


Quanto è importante tutta questa ricerca energetica nella terapia psicocorporea? Come viene trasmessa l'energia? Ci sono principalmente due modi: il contatto e lo stare assieme nella stessa stanza. Occupiamoci prima della seconda modalità. Come abbiamo detto, ogni organo ed ogni attività del corpo producono un campo biomagnetico. Fra tutti gli organi è il cuore che produce il campo più forte (il cervello è il secondo), tutti i campi energetici sono composti da frequenze vibratorie che si irradiano al di fuori del campo. Alcuni studi hanno dimostrato che le frequenze dei campi biomagnetici di due persone sedute nella stessa stanza ben presto si separeranno ed entreranno in risonanza.

Non si dovranno neppure toccare, basterà la vicinanza fisica! Con questa informazione i terapeuti psicocorporei possono aggiungere una nuova dimensione ai concetti di transfert, controtransfert, risonanza, identificazione proiettiva, risonanza somatica, identificazione vegetativa, transfert somatico. Sembra che ci sia una realtà fisica, energetica, non si tratta di una semplice metafora. Come ogni buona ricerca, questa informazione da` delle risposte ma solleva anche diversi interrogativi. Per esempio, la risonanza è la stessa cosa del transfert? Probabilmente no. Se la risonanza é la sintomatizzazione di due campi biomagnetici, allora, energeticamente parlando, cos'è che viene trasferito? La risonanza è un incontro di energie e non un trasferimento. E' forse un'altra forma energetica che viene trasmessa trasferita e trasportata fino all'altra persona grazie alla risonanza del campo magnetico? Oppure il transfert è una forma specifica di risonanza energetica per mezzo della quale il campo biomagnetico del terapeuta si sta sintonizzando col campo di vibrazioni del paziente e quindi sta ricevendo informazioni?


Le possibilità sono interessanti. Ma in ogni formulazione, non ci dobbiamo dimenticare che la risonanza e l'armonia dipendono da chi trasmette e da che riceve e se entrambi non sono sintonizzati con loro stessi, che tipo di qualità d'informazione verrà trasmessa ed elaborata? Se la trasmissione inviata sarà diversa da quella che egli crede di aver trasmesso,questa mancata trasmissione potrebbe essere ricevuta chiaramente dal paziente ma potrebbe anche procurare dei problemi tra dì loro a causa della discrepanza tra quello che il terapeuta pensa di stare facendo e quello che invece sta realmente accadendo. E' anche molto probabile che la ricezione da parte del paziente di questa disinformazione sia distorta e cio`complichera` ulteriormente il processo terapeutico. Avviene anche l'inverso: quando il paziente invia messaggi ambigui e il terapeuta può riceverli chiaramente o non riceverli…. Questi studi sembrano sostenere il concetto di una teoria del campo nella pratica terapeutica. Ciò implica che l'informazione possa passare attraverso lo spazio tra due sistemi senza che questi debbano toccarsi o parlare. Almeno uno di questi campi é di origine biomagnetica. E' anche possibile che esistano altri campi o che il campo biomagnetico trasporti altre trasmissioni energetiche. Una conclusione riguardo a tutto ciò è che noi siamo già in rapporto con i pazienti anche solo con la nostra presenza fisica. Questo fatto richiama alla mente il principio di indeterminazione di Heisenberg: facciamo cambiare un oggetto semplicemente osservandolo. Ciò che siamo determina sia l'informazione che inviamo e le informazioni da esso. In questo senso definiamo una vera relazione come uno stato di risonanza pieno e aperto tra il paziente e il terapeuta.



L'EFFETTO E L'AMPLIFICAZIONE PIEZOELETTRICO


Quando tocchiamo fisicamente i nostri pazienti stiamo applicando varie forme di pressione sul tessuto. Questa pressione crea l'effetto piezoelettrico dal quale si genera una corrente elettrica per pressione sul tessuto, lo stesso principio fu usato con la puntina del vecchio fonografo quando era ferma sul disco. Per la qualità di semiconduzione delle fibre al collagene sopra menzionata, questa corrente viene trasportata attraverso tutto il corpo. Aggiungendo le scoperte di Frohlich, sull'amplificazione, di cui abbiamo parlato prima, arriviamo alla conclusione che il tocco terapeutico non significa solamente aggiungere energia/informazione al sistema del paziente, ma anche favorire il rilascio dell'energia già esistente nel paziente grazie alle proprietà amplificatori delle fibre al collagene. Toccare il paziente arricchisce di nuove dimensioni. II corpo toccato ora riceve informazioni ulteriori ed esperisce anche un aumento delle sensazioni di sé. La ricerca riguarda specificatamente il corpo nella sua fisicità, ma è chiaro ad ogni psicoterapeuta che gli effetti del tocco non si limitano alla sola realtà fisica. Come dimostra l'esempio del giovane che cominciò a piangere dopo la nona seduta, gli effetti energetìcì riguardano tutte le questioni caratterologiche: la struttura del corpo, le emozioni e le convinzioni. Allo stesso tempo non ci dobbiamo dimenticare che lo stato di salute o di disordine del sistema tessutale determinerà quale informazione viene trasmessa, come viene ricevuta e cosa ci fa il paziente con questa informazione o disinformazione. Il risultato potrebbe essere diverso da quello che ci aspettavamo quando abbiamo toccato il paziente all'inizio.



IL BIOMAGNETISMO E IL SISTEMA PERINEURALE

Gli studi dimostrano che tutte le persone irradiano onde biomagnetiche attraverso le mani. Will Wilson dice che le mani hanno le frequenze forti di un'onda in tutto il corpo. Una ricerca ha dimostrato che tutti i guaritori che lavorano con le mani di tutte le diverse discipline generano le stesse frequenze d'onda quando stanno lavorando col paziente. Robert Becker (in Oschman) ha dimostrato che esiste un sistema nervoso centrale allo strato mielinico (che è una forma di tessuto connettivo). Gli strati che circondano i nervi trasportano la corrente diretta ,che proviene dalle onde cerebrali, a tutte le parti del corpo.


Le onde cerebrali passano dal corpo per arrivare fino alle mani attraverso il sistema perineurale. Sappiamo anche che se facciamo un movimento fisico, quell'area del cervello che riguarda il movimento genererà un maggior numero di impulsi elettrici.


Di conseguenza sembra che per chi pratica il tocco, che quando ripetutamente usiamo le nostre tecniche fisiche generiamo sempre più impulsi nel cervello che vengono poi direttamente trasmessi al paziente attraverso il contatto. Potremmo dire che più lavoriamo fisicamente più diveniamo potenti!



INSTROKE IL PUNTO FERMO E LE ONDE CEREBRALI


Reich ha descritto la pulsione della forza di vita come un'espansione- contrazione ritmica che va dal centro alla periferia per poi tornare anche indietro. Ci espandiamo verso il mondo per il piacere e ci contraiamo lontani da esso a causa dell'ansia. Come ho affermato altre volte (Davis, 1999), questa formulazione è inadeguata per una serie di motivi. Per esempio il fatto che l'energia che si raccoglie dentro di noi durante il sonno, dovrebbe essere considerata come una contrazione. Quindi per tutta la notte dovremmo essere in uno stato dì ansia e contrazione. Nella sua formulazione sulle quattro componenti dell'orgasmo: tensione, carica, scarica, rilassamento Reich scrive che le prime due componenti fanno parte della fase di espansione e le altre della fase di contrazione. Ciò preso letteralmente significa che il rilassamento avviene nella fase contratta e ansiosa. Questo non è chiaramente quello che intendeva Reich. Nella terapia psicocorporea dei Punti e Posizioni sappiamo che tutti i flussi verso la periferia non sono necessariamente espansioni. Durante una scarica incompleta di rabbia, gli occhi, la gola e il diaframma saranno tutti contratti. Allo stesso modo tutti i flussi verso il centro non sono in contrazione. Perciò quando descriviamo la pulsione di base usiamo il termine instroke e outstroke per descrivere la direzione del flusso senza conferirgli delle qualità o dei valori come espansivo o contratto. E' quindi possibile parlare sia della direzione del flusso sia della sua qualità. Infatti la qualità della pulsione non ne determina la direzione. L'aggressività passiva è semplicemente rabbia repressa,un outstroke contratto.

Ogni flusso aperto e naturale verso il centro è un processo riunificante e di condensazione. Quando il flusso verso l'interno viene interrotto si tratta di una contrazione. Se la persona non riesce mai ad arrivare al suo centro, quando riusciamo a smuovere con successo un instroke aperto, il paziente entra profondamente e passa attraverso una serie di stati alterati di coscienza: il più profondo potrebbe essere quello che gli osteopati chiamano il punto fermo. E' un momento di profondo rilassamento, calma e pace di cui abbiamo discusso prima. Ora comprendiamo che questo stato è la fase di completamento dell'instroke prima che esso si giri e cominci a spostarsi. E' come la marea, è un notevole movimento di unione, di pace e di tranquillità. Più forte è la marea e più forte sarà questo effetto e una volta che un movimento si sarà fermato ne sarà cominciato un altro. Oschman parla di un interessante fenomeno fisico del cervello che io penso possa dare una spiegazione per questo punto fermo, e possa essere indotto nei nostri pazienti con la mobilitazione dell'instroke. Le onde cerebrali sono regolate dal talamo, gli ioni calcio penetrano dentro ai neuroni talamici e cominciano ad oscillare (1.528); ne consegue l'allineamento delle onde cerebrali che vibrano all'unisono. Poi a causa di un'eccessiva quantità di calcio in arrivo nel talamo, le oscillazioni si arrestano per 525 secondi e in quel momento si irradiano libere. Questo potrebbe corrispondere al punto fermo degli osteopati.

Ci troviamo al cosiddetto "stato caotico", che potrebbe consistere in un lasciare andare e poi radunare per riuscire a riorganizzarsi, a questo punto le onde cerebrali possono entrare in risonanza con le frequenze vibratorie….


Quali implicazioni ne risultano in termini di lavoro sul corpo?


Una considerazione interessante riguarda l'energia trasmessa dalle onde cerebrali del terapeuta: dalle sue mani fino a dentro il suo paziente, attraverso il sistema perineurale. Le frequenze che fuoriescono dalle mani possono indurre un punto calmo, quello che in termini Reichiani chiameremo instroke e le onde cerebrali dei due riescono ad entrare in risonanza. Quando le onde cerebrali del paziente sono libere il tocco del terapeuta ha un'influenza maggiore? Per la mia esperienza, la risposta all'ultima domanda è no. Durante l' instroke profondo, posso rimanere in contatto con i pazienti ma essi vanno verso l'interno, verso il punto fermo e io sento di avere meno influenza su di loro. Sembra infatti che si autodefiniscano meglio e che siano più focalizzati su di loro stessi. Secondo me il movimento riunificante del' instroke è un processo di definizione che crea una maggiore stabilità: la persona sta raggiungendo un senso di sé più profondo e chiaro. Sembra comunque possibile indurre un instroke senza invadere la persona. Il terapeuta può esserne il catalizzatore ma non il creatore.


La seconda considerazione si basa sugli effetti della "risonanza Schuman's". Fu Shuman che provò che c'è un campo geomagnetico che pulsa tutt'intorno alla Terra (Oschman, 1998, p.185). Sappiamo che c'è una sintonizzazione tra i campi geomagnetici e biomagnetici stabilitasi tra gli essere viventi e le pulsioni atmosferiche. Molti studi hanno dimostrato infatti che c'è un aumento di ricoveri psichiatrici durante i periodi di Sol Leone, forti tempeste sulla Terra e perturbazioni atmosferiche e dello spazio che modificano la pulsazione del campo geomagnetico. E Becker ha dimostrato come la corrente perineurale delle onde cerebrali trasportata dagli strati mielìnìci sia influenzata dal magnetismo. Oschman ha formulato un modello su come, quando le onde cerebrali viaggiano libere, possano essere influenzate da forze esterne come il tocco del terapeuta e le onde geomagnetiche della Terra.



RIASSUNTO


E' chiaro quanto sia importante in psicoterapia il concetto di una qualche forma di energia, e che anche la fisica classica è ancora aperta alla possibilità di scoprire un "nuova" energia o forza. Da Reichiano mi piace pensare che questa "nuova energia" abbia qualche cosa a che fare con il concetto di orgone. Creiamo relazioni con i nostri pazienti attraverso mezzi energetici: con la nostra presenza ma soprattutto toccandoli. Nella psicoterapia sono in funzione contemporaneamente sia un campo energetico sia un network. Due persone possono stringere una relazione energetica e personale semplicemente stando assieme. In quanto terapeuti che pratichiamo il "touch" possiamo sia fungere da catalizzatori delle energie già esistenti dei pazienti, sia aggiungere informazioni a questi sistemi. Per il semplice fatto che siamo sistemi energetici creiamo potenti ma sottili contatti e relazioni tra noi e i nostri pazienti.


La discussione sul come e sul perché questo accade è ancora aperta. Con questo testo ha voluto esplorare la relazione tra le scoperte in fisica e in biologia e la loro possibile applicazione nella terapia psicocorporea. Una gran parte di questo mio scritto è speculazione. E' un primo tentativo per riuscire a capire se possiamo strutturare i fenomeni elementari energetici e biologici in un'unità significativa che possa essere utilizzata nella terapia psicocorporea per approfondire la nostra comprensione e i nostri interventi terapeutici.


BIBLIOGRAFIA

Davis, W.,(1999).An Introduction to the instroke. Energy and Characters. 30(2) Efron, A., (1985). The Sexual Body, An interdisciplinary Perspective. New York, USA.: The Journal of Mind and Behavior, 6(1& 2) Jantsch, E., (1979). The SelfOrganizing Universe. New York, USA.: Pergamon Press. Oschman, J., (1997). Readings on the Scientific Basic of Bodywork, Energetic, and Movement Therapies. Dover, New Hampshire, USA: N.O.R.A. Oschman, J., (1998). What is "Healing Energy"?, The scientific basis of energy medicine. Journal of Bodvwork and Movement Therapies January 1998

Reich, W., (1967) Function and the Orgasm New York USA: Farrar, Straus and Groux. Reich, W., (1973) Ether, God and Davil and Cosmic Superimposition New York, USA: Farrar, Straus and Groux. Rinsley, D.Wilson, Will (1997). The New Physics of the Cranial Rhythmic Impulse. Intemtional Journal of Alterative and Complementn Medicine, August, 1999.


WILL DAVIS:SCONTRIBUTI TEORICI


Sono tre le aree principali a cui ho dato un contributo. La prima è la comprensione dell’importanza della fase instroke della pulsazione. Tradizionalmente il lavoro reichiano si basava sull’espressione della carica energetica. Lo sviluppo della comprensione dell’instroke e i metodi di lavoro realativi l’instroke del moto pulsatorio hanno permesso al lavoro reichiano di espandersi usufruendo di entrambe le fasi della pulsazione invece che di una sola. Adesso possiamo davvero dire di lavorare con la stessa pulsazione –sia col flusso ‘di andata’ che con quello ‘di rientro’. Questo ci ha permesso di ampliare e approfondire il lavoro, poiché ci dà più chances di operare energeticamente con determinate strutture caratteriali: lo schizoide, il borderline, l’orale e le strutture a ‘bassa’ (carente) energia. Il classico lavoro di scarica era o troppo pericoloso o del tutto inappropriato per queste strutture.

Lo sviluppo della comprensione dell’instroke ha anche creato un modello di lavoro con quelle persone che tendono a seguire di più la qualità pulsatoria del flusso energetico. L’energia non si muove linearmente in un unico, continuo fluire verso l’esterno, ma avanza con ‘spinte pulsanti’ in avanti e indietro.

Quando operiamo con questo ritmo, il cliente resta più in contatto con se stesso e col suo processo man mano che il lavoro va avanti. Uno dei risultati benefici è che il cliente è più attivo nel suo processo di guarigione e vengono meno messe in gioco armatura e resistenze: meno proiezione e meno transfert. Il lavoro è ora più ‘centrato sul cliente’, secondo la terminologia di Carl Rogers.

Il mio secondo contributo teorico si concentra sui concetti alla base della psicoterapia corporea di ‘Points & Positions’. Il più importante di essi è un’evoluzione della comprensione funzionale di Reich. Verso la fine della sua vita egli scriveva che lavorare con le emozioni, i ricordi e la storia personale –il materiale base di quasi tutta la psicoterapia- stava diventando secondario rispetto a quella comprensione funzionale che precede ogni comprensione psicologica.

Questo ulteriore sviluppo dell’approccio funzionale ci permette di compiere scelte più chiare. Adesso possiamo decidere se lavorare a livello comportamentale –i sintomi- o a un livello più profondo e primario, quello del sistema stesso dell’organismo; si può scegliere di lavorare con la storia personale e con l’individuo oppure di focalizzarci sullo stesso processo di vita e di esistenza.

Il lavoro con Point and Positions ci ha aiutati a sviluppare ulteriormente la comprensione concettuale e il metodo per mobilitare l’organismo al suo stesso livello.

Il terzo contributo è un’approfondimento della comprensione di Reich riguardo all’importanza del plasma per un sano funzionamento. Nella sua prima elaborazione concettuale l’energia, a livello somatico, veniva bloccata per mezzo della contrazione muscolare. Ma non è possibile tenere in tensione un muscolo per venti anni, si stanca. E inoltre non c’era modo di spiegare organicamente come la psiche potesse bloccare il flusso energetico,visto che in essa e nel cervello non ci sono muscoli.

Il funzionamento del plasma, attraverso la formazione del tessuto connettivo, ci spiega chiaramente il modo in cui i muscoli possono contrarsi e irrigidirsi nel tempo così come ci chiarisce il processo di blocco a livello cerebrale. Il funzionamento del tessuto connettivo è la manifestazione fisica di quell’identità funzionale reichiana che unisce corpo e psiche in un unico principio.

La contrazione muscolare in risposta a uno stress è acuta e momentanea. Ciò che invece permette al muscolo di restare in tensione per venti anni è il formarsi di fibre supplementari di tessuto connettivo nel tessuto muscolare.Esse permettono al muscolo di sostenere a lungo la contrazione indotta dallo stress. Lo stesso vale per il cervello o per la psiche. Anche se non ci sono muscoli nel cervello, possono comunque verificarsi la formazione del tessuto connettivo e la disidratazione plasmatica. La combinazione di queste due componenti è responsabile dei blocchi.

L’energia vitale fluisce attraverso i fluidi del corpo. Una volta che, a causa dello stress, il tessuto connettivo comincia a costituirsi, avviene un processo di disidratazione nel plasma. Tale disidratazione rappresenta un impedimento al fluire energetico e ciò significa una diminuzione di sensazioni, di consapevolezza, di emozioni, di attività mentale etc.... e in seguito lo sviluppo di specifiche patologie fisiche.

In più, comprendendo il ruolo del plasma, si può elaborare un modello di sviluppo caratteriale fondato non tanto sulla descrizione caratteriale quanto sul funzionamento energetico. I traumi precoci vengono ora visti biologicamente e psicologicamente in termini di contrazione plasmatica. Questo ci aiuta a capire non solo il malfunzionamento fisico del corpo, ma anche i disturbi emotivi e cognitivi conseguenti allo stress e al trauma. Per uno sviluppo sano, tutte queste componenti dipendono da un buon funzionamento plasmatico.

Lavorando con la contrazione plasmatica, si possono capire i traumi precoci situati a un livello pre-verbale.

Inoltre possiamo estendere ulteriormente questo modello lungo un ‘continuum’ di sviluppo caratteriale. La primissima risposta di un bimbo allo stress o a una minaccia si limita alla contrazione plasmatica. Via via che il bambino cresce, si sviluppano i sistemi cognitivo e neuro-muscolare che possono essere chiamati in causa per difendere l’organismo. Col passare del tempo, diminuisce la risposta plasmatica e matura il funzionamento cognitivo/neuro-muscolare assumendo un ruolo predominante.

In conclusione, possiamo ora comprendere le strutture caratteriali in termini di risposta plasmatica o neuro-muscolare……

(Published in: Wörterbuch der Psychotherapie, pp. 18, 122, 168, 484, 579, 582; Gerhard Stumm und Alfred Printz, (Herausgeber) Springer-Verlag, Wein und New York.

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