Da un approfondimento della lettura del testo "Il corpo accusa il colpo" di Bessel Van Der Kolk, si svilupperà l’analisi di un possibile trattamento del trauma, l’elaborazione delle memorie traumatiche attraverso l’approccio psicocorporeo, presentazione di casi clinici.

Quando parliamo di trauma non dobbiamo solo pensare ai grandi traumi, alle torture, alle ferite di guerra, alle violenze intenzionali.. ci sono dei traumi più piccoli come intensità o che diventano apparentemente meno importanti ma non perché lo siano realmente, ma perché ci abituiamo, ci desensibilizziamo al fattore di stress al punto di non riconoscerlo più.

Molto spesso il trauma si rende indicibile, non ci sono parole per descrivere quello che gli occhi hanno visto, le orecchie anno sentito, il corpo ha provato in ogni sua cellula.

L’approccio psicocorporeo ci permette di entrare a portare la cura dove le persone sono bloccate e da cui non riescono ad uscire, il trauma è sempre presente, sempre con la stessa intensità, non ha tempo.

Un’occasione per riflettere sulle nostre ferite, anche su quelle che fatichiamo a vedere, a sentire o che pensiamo guarite ma che tornano, a volte improvvisamente a farsi sentire e producono un senso di perdita di controllo e di paura, apparentemente incomprensibile.

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